Austria take 3

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Take 3? E le altre volte? Beh, la prima mi hanno rubato la GoPRO (pirla io), la seconda ho fatto Livigno/Svizzera/Austria in un weekend per ricomprarmela a basso prezzo (si, certo, basso prezzo se non contiamo i 1600km di viaggio, ma è un altro discorso :P), e questa è la terza e finalmente ho qualcosa da pubblicare. L’itinerario originale era più esteso, ma causa maltempo mi sono giocato Sabato Domenica e Lunedì :(

Per quelli che non vogliono leggere il report ho preparato velocemente un video, e qui ci sono le foto.

 

PRIMO GIORNO [mappa]

Partenza con molta calma da casa , prima e unica tappa (ormai fissa) al Braugarten Forst a Merano e poi via verso il Reschenpass (suona meglio di Passo Resia!) per arrivare a Prutz. Quest’ultima cittadina è un covo di hotel, sicuramente non ho rischiato di rimanere senza un letto. Ne ho trovato uno abbastanza buono: übernachtung mit frühstück -ok, dai, la smetto: pernottamento e colazione-  a 28,50 €. Il posto si chiama Haus Marianne. La signora è della razza di Gertrude, è gentilissima, parla un po’ inglese, e la mattina ti racconta delle cose incomprensibili in tedesco, e dice che la mia motocicletta luccica ed è bella, sembra nuova! Ahhh che bello il risveglio in Austria :D pago, stretta di mano, mi dice buon viaggio e di stare attento che sul Kaunertaler è freddo.

 

SECONDO GIORNO [mappa]

Seh, freddo, lei non sa che ho i pantaloni fighissimi della REV IT e la giacca DAINESE con IMBOTTITURA INVERNALE e pile della QUECHUA (piu’ un altro pile in valigia)! Cosa vuoi, aver freddo?
Si cazzo, avevo freddo e avevo anche i jeans sotto i pantaloni. Nella vallata per arrivare al ghiacciaio c’era un’ombra assassina: alle 9/10 di mattina il sole non si vede proprio fino ai 2000 mt. C’era neve. Tanta neve. Banchi di nebbia. Lavori in corso. Un disastro. Ho pensato di fermarmi per mettermi altra roba e imbottirmi AL MASSIMO, ma ad un certo punto la strada migliora e lo spettacolo di tutti quei monti innevati mi ha aiutato a proseguire senza problemi. Tutto diventa emozionante curva dopo curva. C’erano dei tronchi con delle strane facce scolpite sopra, penso fosse la pubblicità di una grappa o roba così. In cima beh, in cima sembra di essere in cima al mondo, anche se sono “soltanto” 2750 mt (considerando però che Prutz è a circa 800 mt, non è male). Qualche foto e via verso la tappa più importante: il castello Neuschwanstein, più esattamente il ponte di Marienbrücke. Fatto costruire da Ludovico II di Baviera, è alto 90 metri e rende un’ottima visuale del castello, gran figata, è da vedere assolutamente. Sul ponte, troppi cinesi, tutti saliti col bus. Io ho preferito farmi la mezz’ora di camminata.  Con i valigioni GIVI sono riuscito a trasformarmi completamente da motociclista con stivali a esploratore/trekking con zaino e bottiglia d’acqua. Senza lasciare niente incustodito, tutto chiuso a chiave. Un pò in ritardo (c’erano cascate ponti e gole ogni 2 metri) proseguo per il resto del giro, e decido di fermarmi a Oberammergau. Cittadina un po’ troppo turistica, molti hotel sopra i 40 euro a notte. Mi fermo ad un incrocio completamente a caso per guardare la mappa e vedere se m’ero segnato qualche hotel in zona, ma un vecchietto vestito tedesco doc attira la mia attenzione. Seduto su una sedia di legno, su un tavolo di legno, sta riparando un cassetto, di legno. E mi guarda col martello in mano. Di legno. Il martello. Guardo intorno e sembra proprio un’hotel. Cerco di parlare tedesco/inglese/italiano con scarsi risultati ma dopo un po’ capisce che cercavo una camera e risponde “NON LO SO”. E’ un figo di dio. E’ andato a controllare le chiavi perchè non si ricordava se aveva una camera libera o no :D
Mi piazza in una mansarda, niente male, arredamento un po’ strano, c’era un orologio con le lancette che giravano al contrario. Particolare. Lui è Anton Zwink. 32 euro per notte e colazione. Cena favolosa al Gasthof Zur Rose, personale gentilissimo che parla benissimo inglese, gente di tutti i tipi, c’erano francesi, tedeschi, olandesi, operai con i pantaloni ciussi, insomma, non mi sono sentito per niente a disagio.

 

TERZO GIORNO [mappa]

Giorno dedicato completamente alla traversata da ovest a est, sempre sul confine tra Austria e Germania, seguendo a grandi linee la Deutsche Alpenstraße. Niente di eccessivamente interessante se non i panorami:
-stupenda la stradina che passa per Altlach, sul lago Walchensee (3 euro, bastardi!)
-laghi Weitsee – Mittersee – Lödensee  dove ho incontrato due simpatici tedeschi che pranzavano al sacco insieme a me, mi hanno offerto dell’uva (epico: “Italien! Uva!”)
-la zona di Berchtesgaden per la Kehlsteinhaus (già visitata nel primo giro, ho skippato)
-la  Rossfeld Panoramastraße (3,50 euro, totalmente meritati)
Dall’anello della strada di Rossfeld “esco” a Oberau per andare verso Hallein, poi tutta giù evitando l’autostrada, Radstadt e Mauterndorf, dove mi fermo per la notte.
In quel paese non c’è niente. E’ vuoto. Un pub delle dimensioni di un piadinaro e 2 massimo 3 hotel “usabili”(gli altri o erano nascosti o erano palesemente lussuosi). Sono capitato nell’Hotel-Gasthof Weitgasser, parlano benissimo l’italiano, parcheggio per le moto al coperto, ed essendo Gasthof  (che vuol dire tipo “locanda”) ha anche il ristorante. 33 euro a notte con colazione a volontà. Durante la cena vedo due tedeschi che mi indicano sollevando i boccali “Italien! Motorrad! Ahah!”. Così decido di partire all’attacco: ho trovato un mazzo di carte da poker e gli ho spiegato in inglese: vi faccio un gioco di carte, se vi piace mi offrite un grappino, ma sti bastardi hanno VOLUTO il gioco di carte ma non hanno PAGATO un cazzo. Stronzi.
Comunque stanza e bagno favolosi, tenuti benissimo, sarei rimasto lì a vita. Svegliarsi la mattina per andarsene è stato un trauma.

 

QUARTO GIORNO [mappa]

Ultimo pezzo: Nockalmstraße da sud verso nord (l’ho letto da qualche parte sul sito di Gattostanco). Per arrivarci sono passato da Predlitz, Turrach, Unter-Winkl: stradina gratuita e favolosa. L’ingresso alla Nockalm costa 8 euro e sono abbastanza meritati. La strada è molto veloce, larga, tenuta bene, non ho avuto problemi a passare bus e i camper. Peccato che insieme a me fosse entrata anche una carovana di macchine d’epoca: fotografi appostati in ogni buco, volevo fare delle foto al panorama ma NO, ERO IN MEZZO. Stronzi. In cima c’è una campana con qualche scritta strana che non ho compreso, ma è impossibile arrivare in cima e non suonarla, e dei tronchi intagliati con tantissime facce STRANISSIME (vedi foto/video). Tutta la strada NON E’ PRESENTE (o è seriamente scazzata) su Ovi Mappe, e a Innerkrems dovevo “uscire” e andare verso l’autostrada e invece mi sono “perso” tornando indietro verso Schonfeld. Per arrivarci ho fatto delle peripezie incredibili, c’erano delle strade DISTRUTTE. Quando mi sono accordo che dovevo tornare indietro, beh, s’è sentito il “DOH” per tutta la Nockalmstrabe.
Pranzo su una panchina al lago di Millstatt e poi giù verso a Hermagor. Inizio seriamente a deprimermi. Pieno fino all’orlo a Tropolach (la benza costava 1350/1400 contro i 1600/1650 dell’Italia) e dopo un grande respiro mi faccio il Naßfeld Pass, o Passo Pramollo, che porta in Italia. Mi perdo apposta sulla stradina di “Studena Alta” e giro a zonzo senza seguire il navigatore. Non ho voglia di tornare a casa. Purtroppo arrivo dalle parti di Pordenone e decido di prendere l’autostrada, iniziava a farsi un certo orario. Mi faccio tutta l’autostrada ai 100/110 no stop fino a casa.

 

CONSIDERAZIONI/CONSIGLI

-Non è vero che l’Austria è godibile solo nei mesi caldi: a fine Settembre è ancora girabile in moto, magari qualche problemino sopra i 1500 metri, ma niente di che (basta che non abbia appena nevicato)
– Le valigie laterali  sul V-Strom non sono troppo invasive durante la guida, basta mantenere un’andatura turistica. E sono dannatamente comode, direi anche un po’ esagerate per solo una persona. In due avrebbero decisamente più senso.
– In Austria ti trattano sempre come ospite, come benvenuto, si sforzano di parlare italiano, mentre in Germania sono un po’ più testardi. Ma non stronzi, quello mai.
– Gli hotel che portano nomi familiari sono di solito i più amichevoli ed economici. Ho notato molto la differenza tra quello di Anton Zwink e gli altri due: quando c’è un maschio a capo di tutto, è facile trovare qualche asciugamano in meno, una vite nel portacenere, un orologio che cammina al contrario UPDATE: a quanto pare è una tradizione bavarese, mentre in quelli che portano nomi femminili è tutto più lindo.
– Mediamente un pranzo o una cena dignitosi costano sui 10/15 euro, questa volta per risparmiare ho fatto il pranzo al sacco: comprando pane e affettato al Lidl/Despar, con 3,90 euro ho fatto 4 panini GIGANTESCHI e ne ho dovuto anche lasciare lì perchè ero pieno. Decisamente da valutare, insieme all’eventualità di una tenda per risparmiare a manetta.
– Farsi 4 giorni in solitaria non è il massimo [oddio, anche se equivale alla libertà quasi assoluta]. Ma anche aspettare che i compagni di viaggio non abbiano problemi di soldi o di ferie non è il massimo. Ad un certo punto, hard to say, ma è meglio partire senza gli eventuali compagni di viaggio, prima che si faccia natale.

4 commenti

  1. beccata :P
    hai visto il video di questo viaggio su youtube? il link è all’inizio di questo post!
    comunque, il posto dietro è perennemente libero eh :P

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