Primi passi con Android

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Nuovo telefono: Sony Xperia Pro.

Sbloccato bootloader e flashato Cyanogenmod appena fuori dalla scatola.
Durata della batteria vergognosa: il mio fido Nokia E72 faceva senza problemi dai 5 ai 7/8 giorni in base all’utilizzo. Questo invece va dalla mezza giornata di smanettamento estremo ai 2 giorni. Forse 2,5 giorni al massimo. Confesso che se ci penso mi viene da vomitare.

Ma l’ho preso per avvicinarmi al mondo di Android, mi incuriosiva troppo.

Tralascio tutte le stronzate che nel 2012 non dovrebbero proprio esistere (penso che farò un altro post a riguardo), Android è un sistema che offre molte possibilità. Senza ombra di dubbio: ben progettato, mal sviluppato, oddio, non MALE, diciamo nella direzione sbagliata. Vedere uno sfondo animato con l’acqua e le foglie che si muovono QUANDO NON E’ ANCORA SUPPORTATO L’USB HOST O LA SINCRONIZZAZIONE A CERTI ORARI, mi fa venir voglia di prendere la testa di chi ha inventato quei cazzo di sfondi animati (fighissimi, per carità!) e percuoterla ripetutamente sulla sua ricca scrivania finchè non ha capito QUALI SONO LE PRIORITA’ di un sistema operativo per cellulari.

Beh, però mi piace come ogni applicazione si appoggi su un database SQLite. Gli sms, i contatti, i dati delle applicazioni, tutto è su database. E i database sono belli perchè puoi leggerli, modificarli, utilizzarli a tuo piacimento.

In particolare stasera ho scaricato da Google Play un client RDP e VNC sviluppato dalla Wyse (che poi è la Dell), si chiama Wyse PocketCloud. Non ho provati molti, anzi, non ne ho provato nessuno, questo è il primo che ho trovato e mi piace molto. Fa quello che deve fare.

Nella schermata principale è possibile salvare delle connessioni per poter connettersi rapidamente al desktop remoto desiderato. Hem. Ho scritto connessionI? No, connessionE: al secondo click sul pulsante per aggiungere un link [+], la versione gratuita si lamenta:

Che tristezza dai. Far pagare 12,24 € per creare dei link nella schermata principale? No.

Dicevo che Android è bello perchè c’è questo standard dei database, per non parlare dell’ADB, permette di fare TUTTO, di essere padroni del proprio telefono. Ok. Mi si accende una lampadina… sfida accettata!

Usando QtADB navigo nella memoria del telefono. Cercando a casaccio trovo la cartella dove PocketCloud salva i dati: /data/data/com.wyse.pocketcloudfree/databases/

Benissimo. C’è wyse.db, non è .sqlite ma sicuramente è in formato SQLite. Me lo scarico sul Desktop.

Primo gestore di db che trovo su internet: SQLite Manager, estensione per Firefox. Preso.

Apro il db. C’è una tabella “rdp_connections”… guarda guarda!

Amo SQLite Manager: c’è la funzione Duplicate. Seleziono il primo record, clicco Duplicate, incremento l’ID primario, OK. Ripeto per 4-5 volte per ottenere un po’ di record “a muzzo”.

Chiudo il db. Con QtADB sovrascrivo wyse.db del telefono con quello appena modificato… Apri PocketCloud e, come sospettavo:

Adesso ho 5 “slot” per creare le connessioni che mi pare (basta editarle e inserire nuovi nomi/indirizzi ip eccetera).

Bene. Ho ottenuto quello che volevo. Ho i miei collegamenti del cavolo senza aver pagato i 12,24 euro della versione pro (che comunque avrà anche altri vantaggi oltre i collegamenti, spero)

Perchè non sono felice?

Perchè siamo nel 2012, e un’applicazione votata da 21.000 utenti (figuriamoci quanti la usano senza votarla!) programmata dalla DELL (non Fujitsu Siemens o Packard bell, o la Microforum se esiste ancora) è così malleabile.

Capisco che un programmatore costi, il tempo costa, tutto costa, pero’ dai, già mi immagino il programmatore di questa app che scrive…

click.tasto.aggiungi.link {
  se num.link > 1 {
    display.errore.paga.dei.soldi;
    return 0;
  }
  aggiungi.link;
}

-- tanto codice scritto senza dubbio malissimo --

carica.lista.link {
  leggi.tutto.il.db.anche.se.contiene.30.link;
}

CAZZO!

MA DAI!

SE SALVI I DATI IN UN DB NON CRITTOGRAFATO, NON TI VIENE IN MENTE CHE UNO COME ME CHE IN STE SERE SI ANNOIA PERCHè NON PUO’ USCIRE CON CHI VOLEVA (*ROAR*) IN 10 MINUTI TI BYPASSA STO LIMITE DEL CAZZO?

Sapere che ci sono programmatori LA FUORI che prendono piu’ soldi di me e non sanno fare il proprio mestiere mi fa innervosire A MANETTA.

La programmazione di driver, sistemi operativi, app, tutto è sempre piu’ sul superficiale, sul “fighetto”, sulle “api”, su JAVADIMERDA. Ovvero: il lavoro lo fa qualcun altro al tuo posto e tu riutilizzi spezzoni già fatti di codice senza preoccuparti di cosa succede e come funziona.

Non credo alla fine del mondo nel 2012 ma di sicuro credo che la fine dell’informatica ben funzionante sia vicina, se continua a proliferare gente così. Buonanotte, vado a letto inacidito. Ma con i cazzo di collegamenti di straforo su PockedCloud.

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Categorie: Nerd, Tech

2 commenti

  1. Caro Frab il problema è prorpio quello, i programmatori non vengono pagati e sopratutto rispettati a sufficenza per mettersi li a “sbattersi” per trovare un sistema inteligente per non fare bypassare una APP di cui lui non si mette in tasca un centesimo. Mica sono tutti matti, come qualcuno che conosco, che lavoraro per la gloria, sviluppa software che nessuno gli paga e vanno a lavorare anche quando stanno male (Ogni riferimento è puramente casuale XD).
    Se la figura del programmatore fosse valutata come si deve questo genere di cose, come anche le varie instabilita dei software e dei S.O. non succederebbero, ma poi mi viene da pensare e noi come faremmo…

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